In cammino lungo 18 chiesette
Il gusto del viaggiare, dello scoprire un segreto nascosto, magari nascosto dietro un angolo di mondo di cui non sospettiamo la bellezza. Il gusto del viaggiare si sposa col gusto di ospitare, di mostrare i gioielli della casa, di offrire ciò che abbiamo di buono a chi lo sa apprezzare.
Cesiomaggiore: una pieve antica, un territorio, una comunità, una storia. Cesiomaggiore quel gusto di farsi scoprire ce l’ha. Ha il piacere di far scoprire ai viaggiatori che l’attraversano, di svelare loro, il bello segreto, il bello delle proprie contrade: strade di collina, sfondo di monti, case che furono castelli, ville, corti contadine, rustici forti e severi, e le valli. Valli che sanno di natura e di mistero. Cesio ha il piacere soprattutto di mostrare le sue chiesette, le tante “aule divine”, che disseminano la costa delle Alpi Feltrine.
Chi l’avrebbe detto? Appaiono affreschi bellissimi, stucchi barocchi e splendide pale d’altare, piccole finestre medievali, stemmi, iscrizioni, statue e portali. Memorie da assaporare con l’aroma della fantasia, perché la fantasia corre ai tempi lontani, ai tempi dei cavalli, dei carri, delle mandrie, ai tempi in cui scrosciava l’acqua alla fontana, e le donne lavavano insieme al lavatoio, al tempo dei pievani, dei castellani e dei loro mezzadri. La fantasia si muove sulle note dell’arte e della fede, sulle note della memoria.
Ecco, ora si può viaggiare lungo un cammino di diciotto chiesette, le diciotto “Aule Divine” che la gente di Cesio ha voluto aprire ed offrire allo sguardo del viaggiatore.
Un patrimonio di arte di fede e di cultura
Un vero patrimonio di arte di fede e di cultura è il tesoro che i nostri borghi conservano tra le rughe delle vecchie corti rurali e i seni dei colli pedemontani.
È un tesoro silente e discreto, che sa raccontare una storia secolare fatta di piccole cose, di devozioni quotidiane, di santità e di umanità travagliata.
È una storia di cavalieri e di contadini, di mezzadri e di padroni, di pievani e di curati, di “villani”, di pellegrini, di artisti e di castaldi. È, in definitiva, la storia delle nostra gente. Noi non possiamo non amarla e non possiamo non esserne orgogliosi.
Anche perché in queste aule, in questi sacelli, si respira, con il sentore del tempo che va, quello divino dell’infinito. Si respira il silenzio dell’eternità, complice la bellezza dei luoghi e dell’arte, e di un’eternità tanto semplice e quotidiana quanto misteriosa.
Il mistero è quello cristiano, la presenza divina che non grida, ma sussurrando insegna, in queste piccole aule di campagna, le grandi verità della fede.
Aule Divine dunque. Si tratta in effetti di chiese di piccole dimensioni, perlopiù quadrangolari, dall’architettura elementare, ad eccezione dell’arcipretale di Cesio Maggiore. Semplici aule dunque, ma tanto ricche di testimonianze di fede e di arte, e ancora così capaci di comunicare la sacralità, semplice e quotidiana, della vita, da meritare giustamente l’aggettivo di “divine”.
Michele Balen
Il percorso
È un percorso che si può fare in molti modi. Si può fare in silenzio, cercando frammenti di pace sempre più rari; si può fare col taccuino dell’esploratore, in cui segnare le proprie scoperte, le proprie riflessioni o le tracce del cammino percorso; è un percorso che si può fare con gli amici, come prendendo un buon caffè in compagnia, con l’allegria e la meraviglia dei nuovi incontri; si può fare coi bambini per imparare insieme a loro cose nuove o per insegnar loro l’arte sacra della memoria. Lo si può fare in molti modi ma una cosa è certa: è un peccato non farlo.
Percorso A
Chiesa di San Giuda Taddeo a Salgarda
Chiesa di San Vendemiano
Chiesa di San Sebastiano a Dorgnan
Chiesa di Sant’Andrea ad Anzaven
Chiesa di Sant’Elena a Calliol
Chiesa del SS.Salvatore a Cullogne
Chiesa di San Leonardo a Cesiominore
Chiesa di San Vitale a Toschian
Percorso B
Oratorio della Visitazione a Pez
Chiesa di Santa Lucia a Can
Chiesa di San Liberale di Marsiai
Chiesa di San Pietro in Vincoli a Marsiai
Chiesa di San Vito a Col San Vito
Chiesa di San Rocco a Pez
Chiesa di San Lorenzo a Pullir
Chiesa dell’Immacolata di Fianema
Chiesa di Sant’Eurosia e San Giovanni Battista in Val Canzoi
Chiesa di Santa Maria Assunta di Cesiomaggiore
Chiesa di San Pietro Apostolo a Soranzen
Chiesa di Sant’Agapito in Valle